di Patrizio J. Macci
con Pino Calabrese
16 Marzo 1978 - 45 anni fa si compiva uno degli atti più efferati della recente storia italiana.
Non solo politica, ma sociale, perché quell’atto di terrorismo che rappresentò l’acme della lotta armata in Italia, investì in maniera brutale e indelebile tutti indistintamente. Il rapimento e l’uccisione di Moro segnarono una svolta storica e di costume che molti, politici e non, definirono un punto di non ritorno.
Ma quanto si parlò degli uomini della scorta? Delle cosiddette vittime collaterali, che nel caso di via Fani, come in tutti gli altri episodi di terrorismo erano e sono ancora rimasti soltanto dei nomi su una lapide sulla quale solo i familiari piangono?
L’Ombra di Aldo Moro, di Patrizio J. Macci, vuole riempire in minima parte questa lacuna, attraverso il ritratto di Oreste Leonardi, il caposcorta del presidente della Democrazia Cristiana, appunto “l’ombra” di Aldo Moro. E attraverso lui dare voce a tutti gli altri, poliziotti, carabinieri e uomini di ogni arma che hanno fatto della loro vita l’ultimo baluardo della difesa di qualcosa nella quale hanno creduto o hanno dovuto credere.
In questo spettacolo, che si avvale delle musiche originali di Roberto Formentini, delle video proiezioni di Gianluca Abbate, a metà fra il reading ed il monologo affabulatorio, interpretato e diretto da Pino Calabrese, si rivive in maniera emozionale e coinvolgente uno spaccato di quella storia, una ferita ancora aperta.
Per questo spettacolo, Pino calabrese ha ricevuto il Premio per la legalità “Fiumicino 2018”
Pino Calabrese
Inizia nel 1972 la carriera artistica di Pino Calabrese.
Da 50 anni calca indifferentemente le tavole da palcoscenico, i set cinematografici e gli studi televisivi. Nel corso della sua carriera ha lavorato in teatro con Massimo Troisi, Lello Arena, Enzo De Caro, Gregoretti, Gino Bramieri, Franca Valeri, Gigi Proietti, Riccardo Reim, Enrico Montesano, Piera degli Esposti, Pippo Del Bono, passando dal cabaret al teatro drammatico, dai musical alle commedie comiche, dal teatro cantato ai monologhi a sfondo sociale e politico. Nel cinema debutta nel 1983 con Valerio Zecca, lavorando successivamente con registi come Pappi Corsicato, Peppuccio Tornatore, Maurizio Fiume, Pupi Avati, Renzo Martinelli, Eugenio Cappuccio, Roberto Faenza, Mario Martone, Daniele Vicari, Marco Simon Puccioni, Alfredo Fiorillo, Paolo Sorrentino. Ha lavorato anche in produzioni internazionali in cinema e in televisione con Alicia Scherson, Bruno Saglia, Evgheny Zvedzakov, Warren Fischer, Goran Paskalijevic, e per la televisione italiana in produzioni come Ris, Ris Roma, La squadra, Incantesimo, Un medico in famiglia, Gente di mare, Distretto di polizia, Il clan dei camorristi, Pupetta, Squadra Antimafia, fino a I Bastardi di Pizzofalcone andato in onda nell’autunno scorso e il commissario Ricciardi. Ha debuttato nel novembre 2018 con L’Ombra di Aldo Moro spettacolo di Patrizio J. Macci. E stato coprotagonista con Alessio Boni, candidato per questo film ai Nastri d’argento 2019, del film Respiri di Alfredo Fiorillo. Il film ha vinto nel 2018 il Milano Film Festival, Il Suspence Film Festival di Kolobrzeg, Opera Prima Film Festival in qualità di miglior film e Villammare Film Festival come migliore regia, Festival Internazionale di Tblisi e Dublino Film Festival come migliore fotografia. Sempre per Respiri, Pino Calabrese ha ricevuto il premio per l’ interpretazione maschile al Sorrento Film Festival. Pino Calabrese è stato premiato nel 2022 a Venezia del Lifetime Achievement Award dal Cultured Focus Magazine per i suoi cinquant’anni di carriera.
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