Regia: Christian Duguay. Sceneggiatura: Cecile Aubry, Juliette Sales, Fabien Suarez. Fotografia: Christophe Graillot. . Interpreti: Felix Bossuet, Tcheky Karyo, Marguax Chatelier, Urbain Cancellier, Thierry Neuvic. Produttori: Gilles Legrand, Clement Miserez. Distribuzione: Notorius Pictures. Origine: Francia , 2015.
Con solo un paio d'anni, sia nella finzione che nella realtà, tra le due storie, il seguito del film ispirato al romanzo di Cécile Aubry riprende senza particolari rotture rispetto al passato, mantenendo lo stesso cast di base e rimettendo al centro della storia il giovane Sebastien, interpretato nuovamente da Félix Bossuet, ed il cane Belle. Se però in Belle & Sebastienera la nascita della loro amicizia a fungere da motore del racconto, qui questa è data per scontata e il cane diventa una spalla consolidata ed emotivamente meno efficace. Da questo nasce l'esigenza di aggiungere un nuovo componente alla storia ed ai personaggi del sequel, il Pierre intepretato da Thierry Neuvic. È la dinamica che si viene a creare tra lui ed il ragazzino a scandire i tempi della narrazione di questo nuovo capitolo, creando presupposti diversi da analizzare per la sceneggiatrice Juliette Sales e da affrontare per il giovane protagonista. Al cagnone Belle, quindi, viene riservato un ruolo più da eroe action, chiamato in causa in momenti pericolosi e drammatici della storia con la sua presenza scenica imponente e l'intensità espressiva.
È quasi naturale che dopo un successo come quello vissuto dal primo film si possa affrontare un seguito con maggiori mezzi a disposizione, ma anche ovvie ambizioni. Belle & Sebastien - L'avventura continua rispecchia proprio questo, per un film che spinge sull'acceleratore dello spettacolo. Già nel primo capitolo gli splendidi paesaggi fungevano quasi da protagonisti aggiunti alla storia, splendidamente fotografati e importanti nell'economica del film e della sua costruzione visiva, ma il cambio alla regia, da Nicolas Vanier a Christian Duguay, ha posto un'enfasi ancora maggiore su tutto l'impianto spettacolare: la fotografia si fa più patinata e elegante, l'azione più presente e la percentuale d'avventura si fa più consistente. Non manca la componente emozionale, dovuta sia alla ricerca di Angelina che al rapporto tra Pierre e Sebastien, ma quest'ultimo in particolare viene sviluppato con una certa artificiosa banalità che gli impedisce di toccare le corde giuste nel cuore dello spettatore.
Il viaggio alla ricerca di Angelina è ovviamente un percorso di formazione per il giovane protagonista, per una storia che da un capitolo all'altro deve reinventarsi col cambiare dei suoi presupposti. Quello che però manca in questa operazione, è la spontaneità ed il calore che il primo film portava con sé. Il maggior ritmo, la complessità di alcune sequenze d'azione (su tutte quelle che coinvolgono l'incendio che impazza nella foresta) e lo spostamento dell'attenzione dall'amicizia tra bambino e cane al rapporto tra Pierre e Sebastien rendono il film più costruito e le sue ingenuità meno coinvolgenti di quanto accadeva un paio di anni fa. Resta un film godibile per chi ama il cinema per famiglie, ma speriamo che il capitolo finale di questa trilogia annunciata riporti in primo piano la forte amicizia tra Belle e Sebastien, come il titolo richiede e promette.
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