Cinquecento anni fa sfidò Santa Romana Chiesa, è arrivato sugli schermi italiani dopo l'enorme successo ottenuto in Germania (quasi quattro milioni di spettatori), dove ha tenuto testa all''invasione' di 'The Passion'.
Luther, del regista Eric Till, racconta la storia di Martin Lutero, figura controversa e geniale che con le sue celebri 95 tesi si oppose alla pratica della vendita delle indulgenze e al monopolio delle sacre scritture da parte della Chiesa (sua la prima traduzione in tedesco del Nuovo Testamento) dando così origine alla Riforma protestante.
Il volto di “Luther” è quello di Joseph Fiennes che, dopo essere stato il giovane Shakespeare innamorato di Gwyneth Paltrow, torna con un nuovo film in costume, nei panni del monaco agostiniano alla ricerca di un 'Dio misericordioso', un Dio che non venda i posti in Paradiso.
Nel cast, anche il grande Peter Ustinov nella sua ultima, ironica e ambigua, interpretazione, quella del principe Federico detto "il Saggio", che sostenne sempre Lutero cercando appoggio dagli altri principi e andando anche contro il volere dell'Imperatore Carlo V.
I contrasti di Lutero con la Chiesa cattolica iniziano quando il Papa Leone X decide di finanziare la costruzione della nuova basilica di San Pietro grazie alla vendita delle indulgenze. Lutero arriva a Roma e, turbato da questo vero e proprio mercato, chiede che la scandalosa pratica venga discussa a livello accademico. Da qui, la pubblicazione delle sue tesi sul portale del duomo di Wittenberg, la conseguente scomunica e il rifiuto, da parte del monaco tedesco, di ritrattare le proprie tesi a meno che non vengano confutate alla luce della lettura dei Testi Sacri.
La forza rivoluzionaria delle idee di Lutero diede vita a una violenta rivolta contadina, soffocata nel sangue dagli stessi principi che sostenevano il monaco ribelle, a sua volta convinto che l'ordine andasse mantenuto. Lutero non desiderava creare una scissione nella Chiesa (il suo intento era, appunto, riformarla dall'interno), ma la sua battaglia spirituale aprì comunque la strada alla nascita della chiesa Protestante.
Lutero l'eretico arriva sugli schermi in risposta a “The passion” e vedremo quanto spazio riuscirà a conquistarsi questo monaco il cui nome, per molti ragazzi intervistati tempo fa in un sondaggio, era associato a un fantomatico “presidente americano di colore”.
Scenografia: Rolf Zehetbauer. Sceneggiatura: Camille Thomasson, Bart Gavigan. Costumi: Ulla Gothe. Musiche: Richard Harvey. Interpreti: Joseph Fiennes, Alfred Molina, Jonathan Firth, Claire Cox, Sir Peter Ustinov, Bruno Ganz. Produttori: Brigitte Rochow, Christian P. Stehr. Distribuzione: Metacinema. Origine: Germania, 2003.