Regia: Peter Sohn. Titolo originale: The Good Dinosaur. Soggetto: Enrico Casarosa, Bob Peterson. Sceneggiatura: Meg Lefauve. Musiche: Jeff Danna, Mychael Danna. Produttori: John Lasseter, Denise Ream. Distribuzione: Walt Disney. Origine: U.S.A., 2015.
Dopo il successo planetario di “Inside out”, diventato fenomeno di culto, la Pixar (ri)prova a stupirci con un film che contiene tutti i temi cari alla casa di produzione, amicizia, solidarietà e avventura.
Il film analizza cosa sarebbe potuto accadere se la Terra non fosse stata colpita da un asteroide nella Preistoria. Questa premessa è essenziale per giustificare la presenza di umani e dinosauri nello stesso periodo storico. I protagonisti della vicenda sono due improbabili amici, che si imbattono l’uno nell’altro per caso e decidono di condividere una grande avventura. Arlo, un giovane dinosauro, parte per riportare la pace nella sua comunità e, come in ogni grande storia, non sarà solo: ad accompagnarlo troviamo un “cucciolo” di umano, Spot, che condividerà con lui il viaggio attraverso luoghi impervi e nemici sempre in agguato.
I loro caratteri incompatibili li porteranno spesso a scontrarsi ma anche a farsi reciprocamente forza e a compensarsi a vicenda: Arlo è fifone e teme ogni cosa, Spot è irruento e spavaldo ma soprattutto un gran giocherellone che riuscirà a trascinare il suo amico nel viaggio.
I toni del film sono molto più distesi rispetto all’altro grande pellicola Disney sui dinosauri (“Dinosauri”) e la trama ricalca appieno il modello di tutte le storie portate sullo schermo sia dalla Disney che dalla Pixar che hanno come tema fondante l’amicizia. In questi capolavori la chiave risiede nella coppia protagonista, formata da due personaggi completamente diversi che si compensano a vicenda e sono amici nonostante tutto. Basti pensare alla prima “coppia” Pixar Woody e Buzz Lightyear o alle più recenti Mike e Sulley, Marlin e Dory o Gioia e Tristezza.
“Il viaggio di Arlo“, quindi, ha tutte le carte in regole per diventare un successo e per entusiasmare milioni di fan che non aspettavano altro che una nuova avventura in cui appassionarsi a due piccoli e strambi personaggi. Non a caso il film, insieme ad “Inside out“, è stato inserito nella prima lista di 16 film che concorreranno per l’Oscar di categoria. Non sappiamo se lo vedremo nella cinquina finale, poiché in quella un posto assicurato lo ha “Inside out“, ma questo ci fa capire che il film ha potenziale e che potrà emozionare, come tutti i film Disney Pixar, grandi e piccini.
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